La piazza duomo a Parma
chiacchiere e racconti Europa

Scopriamo con Massimo cosa vedere a Parma

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31/01/2020

In questa chiacchierata scopriremo con un vecchio amico di Riparto da un viaggio, Massimo la capitale italiana della cultura del 2020, Parma.

Massimo ci racconterà del suo week-end e di quello che ha scoperto, visitato e…mangiato 😊

Perché hai deciso Parma?

Ho scelto di visitare Parma perché oltre ad essere quest’anno la capitale italiana della cultura è un piccolo scrigno di tesori architettonici tutti da scoprire.

E poi… essendo un buongustaio non potevo non approfittare di questo viaggio per assaporare i piatti della tradizione parmense visto l’ottima reputazione che vanta.

Quando sei andato?

Sono stato quest’anno con un amico in occasione del Capodanno. Nonostante il freddo debbo dire che siamo riusciti a gironzolare senza soffrire troppo.

Se dovessi, però consigliare il periodo migliore per visitarla suggerirei la primavera con le sue temperature miti e le giornate terse.

La biblioteca Pilotta di Parma

La biblioteca Pilotta di Parma

Quanto tempo siete stati?

Quattro giorni, di cui tre a Parma riuscendo ad esplorare ogni angolo ed uno a Piacenza.

Come vi siete mossi?

A Parma e a Piacenza a piedi.

Quanto giorni consiglieresti per visitare Parma?

In tre giorni si riesce a vedere tanto perchè la città è piccola.

Se si ha poco tempo a disposizione si possono visitare le attrazioni principali anche in una sola giornata partendo magari da Milano o da Bologna che distano più o meno un’ora di treno.

Mi dettagli il vostro itinerario?

Il primo giorno ci siamo dedicati alla visita del duomo del battistero e del museo diocesano.

La visita al Duomo è gratuita mentre quella del battistero e del museo diocesano è a pagamento.

Esiste la possibilità di risparmiare acquistando un biglietto d’ingresso cumulativo al costo di €8 che comprende il battistero, il museo e l’audio guida sia per il Duomo che per il Battistero.

Assolutamente da prendere l’audio guida, è fatta veramente bene.

Dopo abbiamo visitato, accanto Piazza Duuomo la chiesa di San Giovanni Evangelista e quella di Santa Maria della Steccata.

Meravigliosi gli affreschi del Correggio nella chiesa di San Giovanni e quelli del Parmigianino nella Steccata.

Dopo la pausa pranzo, giretto per il centro storico – piccolissimo – per concludere la giornata con la visita del palazzo del podestà e della piazza Garibaldi.

La cupola di San giovanni a Parma con gli affreschi del Correggio

La cupola di San giovanni a Parma con gli affreschi del Correggio

Il secondo giorno, a Piacenza la cattedrale dell’Assunta, la Basilica di Sant’ Antonino ed il centro storico con Piazza Cavalli ed il teatro.

Piazza Cavalli a Piacenza

Piazza Cavalli a Piacenza

Desideravamo visitare anche la galleria civica, purtroppo era chiusa.

Abbiamo deciso così nel pomeriggio di rientrare a Parma per visitare il museo Lombardi con la collezione su Maria Luigia – un must di Parma -.

Il terzo giorno l’abbiamo riservato alla visita della Pilotta, il famoso complesso di edifici nel cuore di Parma, simbolo indiscusso originariamente del potere dei Farnese e successivamente dei Borbone.

Quanto tempo avete impiegato per la visita?

Per visitare tutto… museo archeologico, il teatro Farnese, la biblioteca Palatina e la Galleria Nazionale abbiamo impiegato circa quattro ore.

Vi consiglio per maggiori informazioni ed orari che possono variare a secondo i siti da visitare, di consultare il sito ufficiale della Pilotta.

La sera, la notte di Capodanno, l’abbiamo trascorsa al Teatro Regio a vedere un’operetta con brindisi finale di fine anno.

Quarto giorno, prima della partenza visita del convento di San Giovanni con la sua bellissima biblioteca benedettina.

C’è qualcosa che consiglieresti e che normalmente non viene inclusa nei percorsi turistici?

Assolutamente si, due chicche di assoluto pregio.

La prima è la biblioteca dei benedettini all’ interno del chiostro del convento di San Giovanni Evangelista, apprezzata ancora di più grazie alla guida del padre bibliotecario che con passione e gentilezza ci ha svelato ogni angolo di questa meraviglia tanto da farci innamorare di questo luogo.

La seconda, le stanze della Badessa all’ interno dell’ex monastero di San Paolo, affrescate dal Correggio.

Com’ è la cucina?

Al di la di ogni aspettativa! Di gran qualità, in particolare gli affettati e le paste.

Consiglio vivamente il culatello ma anche un bel tagliere di prosciutto di Parma magari accompagnato dal Parmigiano stagionato ed un bicchiere di lambrusco, vino tipico di questa zona.

Moltissimi ristoranti servono pasta fresca a volte preparata davanti ai vostri occhi.

Ho mangiato dei tagliolini al tartufo nero da paura all’Osteria dei Servi, consigliatissimo.

Consigli qualche posto in particolare… un ristorante speciale, un hotel particolarmente suggestivo, un’esperienza da fare assolutamente?

Mi sento di consigliare l’Angiol d’Or, servizio e cibo superbo, ristorante storico di Parma con una sala interna ed esterna chiusa da vetrate con vista spettacolare sul Duomo ed il Battistero.

Il locale è piuttosto piccolo quindi meglio prenotare soprattutto nel week-end.

Ogni piatto viene accompagnato con una spiegazione dettagliata sugli ingredienti utilizzati e la loro preparazione.

Ottima oltre il cibo anche la cantina di vini.

Massimo al ristorante Angiol d'or di Parma

Un ultimo consiglio… non perdetevi Colorno, solo 30 minuti da Parma.

Mi sarebbe piaciuto andare a vedere la reggia ma per mancanza di tempo la visita è saltata. 

Grazie Massimo della piacevole chiacchierata…al prossimo viaggio!

Altre chiacchiere di viaggio con Massimo… leggete Scoprire l’Iran con Massimo.Racconto di viaggio

Parma e Piacenza per un lungo week-end si può fare, voi cosa ne pensate?

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