Ai piedi del Salto Angel
America Venezuela

Venezuela: In partenza per il Salto Angel

on
16/01/2019

Indovina indovinello….Dove si trova la cascata più alta al mondo?

In Venezuela.

Qual è il suo nome?

Il Salto Angel.

Il Salto Angel

Prima di intraprendere il mio viaggio in Venezuela, ammetto,non avrei saputo rispondere.

Il mio primo viaggio in solitaria in questo meraviglioso paese mi ha permesso di scoprire la cascata più alta al mondo con i suoi 979 metri ed una caduta d’acqua di quasi un chilometro.

La cascata deve il suo nome all’aviatore americano Jimmie Angel.

Nel 1933, Angel sorvolando l’altopiano in cerca di bacini auriferi notò questo spettacolare corso d’acqua precipitare fragorosamente dall’Auyantepui,uno dei più imponenti tepui del Venezuela.

I tepui sono degli altopiani presenti anche in Brasile e Guajana che si contraddistinguono per altezze vertiginose tali da essere inaccessibili per secoli.

Tre anni dopo Angel,insieme a tre compagni di viaggio,atterrò sulla cima dell’Auyantepui.

Per questa impresa, all’aviatore venne riconosciuta l’ufficialità della scoperta della cascata che venne chiamata,in suo onore,“Salto Angel”.

Vista del Salto Angel da lontano

Personalmente mi sembra più affascinante il nome con cui i peomes,gli indios della zona,hanno battezzato la cascata,il “Kerepakupai-merú”,ossia”cascata del luogo più profondo”.

E’ più poetico.

Il Salto Angel si trova all’interno dello straordinario Parco Nazionale Canaima,unico e suggestivo per la presenza dei singolari tepuyes, montagne dalle pareti verticali e dalle cime quasi piatte.

I tepuyes con la loro particolare forma e spesso avvolti da una fitta nebbia conferiscono al paesaggio un alone di mistero.

Non a caso per i peomes la parola tepui significa “casa degli dèi”.

Uno dei teypuye piu’ famoso e’ l‘Auyan-tepui,da cui cade, appunto, il Salto Angel.

Descrivere la maestosità di questo capolavoro di madre natura è veramente difficile.

Mi limiterò a condividere la mia esperienza o meglio la mia avventura cercando di trasferire un pizzico di emozioni provate.

Raggiungere,infatti, il Salto Angel,per me è stata un’impresa avventurosa sopratutto perchè per la prima volta,viaggiavo da sola.

Ed il Venezuela,credetemi non è un paese facile.

Per esplorare il Salto Angel è stato necessario possedere un mix di capacità di adattamento,buona forma fisica ed allenamento.

Allacciate le cinture si parte……

Con un volo di due ore da Caracas arrivo a Ciudad Bolivar.

Da Ciudad Bolivar mi aspetta un altro volo di un’ora per arrivare a Canaima, base per visitare il Salto Angel.

Sorvolo con un piccolo aereo paesaggi di indescrivibile bellezza.

L’emozione è tale che dimentico di essere in un trabiccolo di cinque posti in cui il pilota ,durante il volo, decide di aprire il finestrino e fare una pausa addentando una mela.

 

Il cessna di quattro posti da Ciudad Bolivar a Canaima

Non ho tempo per farmi prendere dal panico,la Madre terra mi confonde,mi turba con la sua bellezza.

La sensazione che provo è quella di essere un uccello che volteggia alto nel cielo, dominando un paesaggio costellato da montagne dall’aspetto insolito (i teypues),fiumi dal colore rosso-Karkadè ed imponenti cascate dal colore miele.

L’incantesimo svanisce,è ora di atterrare.

In volo per Canaima.

Non esiste un aeroporto,la pista è una specie di striscia di terra nel cuore della giungla. 

Mi accoglie un ometto tozzo con un largo sorriso stampato sul suo viso,è la mia guida,un indios della tribù Peom.

Lui sarà il mio angelo custode,quello che mi farà scoprire un luogo che conserverò per tutta la mia vita nel mio cuore,il Salto Angel.

Aeroporto di Canaima

La mia giornata si conclude al Campamento,una specia di bungalow,a ridosso della laguna di Canaima.

Mi resta poco tempo per scattare qualche foto e la giornata si conclude,cala il buio.

La laguna di Canaima con cascate

 

 

La laguna Canaima con la curiara tipica imbarcazione indigena

Al bungalow sono l’unica ospite.Mi fa compagnia,solo la signora che gestisce il posto con cui,intrattengo nel mio stentato spagnolo una conversazione al lume di candela.

Lei è molto loquace,mi parla-credo di aver capito-dei suoi problemi con il marito.

E’ arrivato il momento di andare a dormire.Avvolta dal buio delle tenebre e circondata dai rumori della natura e con una candela in mano che illumina fiocamente il sentiero verso la mia stanza mi ritiro nella mia stanza. 

La notte trascorre cullata dal fragoroso scorrere dell’acqua della cascata.

Mi sento piccola piccola di fronte alla potenza della natura.

Chiudo gli occhi frastornata dalle tante emozioni provate….domani mi aspetta il salto Angel.

Buono a sapersi

Come visitare il Salto Angel

Hai due opzioni: un tour di due giorni-presto un post- tra curiara (imbarcazione indigena) e giungla o sorvolare,in giornata,la zona con un piccolo aereo.

Avete visitato il Salto Angel?Cosa pensate di quest’esperienza?

E dopo il Venezuela andiamo in Colombia

 

 

 

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